venerdì 4 aprile 2014

22-91-991: un giorno come tanti ma non certo per qualcuno / qualcuno che da giorni, mesi, anni sta lottando / contro chi di questo stato na gabbia sta facendo”
Era il 1993 quando i 99 Posse scrivevano queste “semplici ma attualissime rime”(come le ha definite il leader Luca Persico a La Feltrinelli di Napoli qualche giorno fa) destinate a far diventare l’omonimo album il 49° migliore italiano di sempre secondo Rolling Stone Italia e recentemente inserite in un’antologia della letteratura italiana per scuole superiori (seppur censurate). Oggi, a distanza di più di 20 anni, esce Curre curre guagliò 2.0 – Non un passo indietro, una nuova versione del lavoro vincitore della Targa Tenco come Miglior Dialetto, arricchita dalla presenza di grandi ospiti e di quattro nuove canzoni.
L’album si apre con 1234, brano inedito che vanta della partecipazione di Francesco Di Bella (leader dei 24 Grana e dei Ballads Cafè) e degli Urban Snakes. A seguire, una nuova intrigante versione di Napolì: questo pezzo, aggraziato dalla voce di Enzo Avitabile, rispetto alla versione del ’93 è nettamente più veloce e ritmico, anche se non perde le traccie di Raggamuffin in sottofondo, tipiche delle posse. La terza canzone è probabilmente la più attesa: la nuova versione della pluricelebrata title track. Questa volta i 99 possono godere dell’accompagnamento di due particolarissimi voci dialettali come Alborosie e Mama Marjas, che rendono il pezzo ancora più cadenzato e affascinante. Soggetti attivi e Stato di emergenza sono altri due inediti caratterizzati dal classico stile del gruppo e lasciano chiaramente trasparire alcuni cenni autobiografici alternati a risposte nei confronti delle critiche ricevute negli ultimi anni.
L’album continua con la nuova versione di Ripetutamente a cui partecipa Clementino, e proprio per l’occasione ribattezzata RipetuClemente. La band dei Quartieri Spagnoli e il compaesano rapper confermano il forte feeling dimostrato in passato per University of Secondigliano. Il disco gode anche della presenza di J-Ax in Rappresaglia Rap, pezzo già rivisto esclusivamente nella versione live dopo gli eventi del G8 e dell’uccisione di Carlo Giuliani, che conferma la non troppo grande simpatia del gruppo verso le forze dell’ordine. La canzone Odio è rifatta in due nuove versioni: una con Ensi, l’altra con Pau dei Negrita e i Punkreas; specialmente quest’ultima tratta temi di grande attualità come la questione Palestinese e, più in generale, l’abuso di potere e lo sfruttamento occidentale delle popolazioni indifese del Terzo Mondo.
Dopo il successo di Tarantelle pe’ campà, Caparezza torna a cantare con Ò Zulù & Co. inGiovanotto Documenti, pezzo introdotto dalla voce di Paolo Rossi. L’album continua scorrevolmente con Nun cià faccio proprio chiù feat. Jovine (che oramai è a tutti gli effetti un membro della band), I say yes but I also say no con i Sangue Mostro ed il quarto inedito Strano e Straniero che, come lascia trasparire il titolo, riprendere il tema dell’immigrazione. Un’altra particolare novità sono i remix di Curre curre guagliòO’ Documento e Ripetutamente a cui partecipano anche Bonnot, Signor K, Samuel dei Subsonica e Roy Paci. Spazio anche a una traccia, Vittime di Rappresaglia, dedicata interamente a Federico Aldrovandi, bersaglio dell’abuso di potere da parte delle tanto criticate (giustamente verrebbe da dire, pensando a queste ed altre vicende) forze dell’ordine, e a Stefano Cucchi, il cui processo è ancora in corso.
L’album si chiude con l’immancabile Rigurgito Antifascista, cavallo di battaglia che rimane quasi del tutto invariata, se non in termini di velocità. Questo pezzo ha rappresentato e continua a rappresentare ancora oggi, dopo ventuno anni da quando fu messo nero su bianco, gli ideali non solo dei 99 Posse, ma di tutta la gente che non discrimina, accetta il diverso e non dimentica le vittime del fascismo.

di Federico Murzi



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